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il blog di creho

“Le nostre imprese”: cedere crediti PA e recuperare 6 milioni di euro con un debitore ad alto rischio.

08/01/2019

cedere crediti PA

Un’impresa edile con un contratto di manutenzione per oltre 6 milioni di euro e una PA con un profilo di rischio debitore giudicato troppo elevato dalla banca: grazie a CreHo la storia è a lieto fine.

Con questo post inauguriamo una rubrica dedicata a “Le nostre imprese”, uno spazio mensile in cui racconteremo le storie reali delle aziende nostre clienti e alcuni dei risultati più impegnativi e importanti che abbiamo raggiunto per loro. Perché crediamo fortemente che i fatti e gli esempi concreti valgano più di mille parole e possano essere d’ispirazione a chi ha un problema simile.

Come si sa alla base di ogni storia c’è sempre un ostacolo da superare, ma per il nostro team il lieto fine fa semplicemente parte del quotidiano.

Il problema: recuperare 6 milioni di euro fatturati

Abbiamo parlato di recente delle difficoltà che il settore edile incontra nell’accesso al credito. Ciò avviene sia per il rischio d’impresa superiore a quello di altri settori – con preventivi e fatture che di frequente vedono cifre a sei zeri – sia per via dei numerosi crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, classicamente non un buon pagatore.

Proprio quest’ultimo aspetto ha rappresentato un problema per il primo cliente CreHo di cui parleremo, un’impresa di edilizia e impiantistica della Campania che ha sottoscritto contratti di manutenzione per oltre 6 milioni di euro con un’azienda municipalizzata di una regione del Sud Italia.

L’imprenditore ci ha contattati perché, dopo due mesi di istruttoria, la banca cui si era rivolto gli ha comunicato di non poter acquisire i suoi crediti a causa del profilo di rischio troppo elevato del debitore, la municipalizzata appunto.
Succede spesso infatti che il riscontro della banca cui ci si rivolge sia negativo per via dello storico creditizio non positivo del debitore. Nel caso il debitore sia un ente della Pubblica Amministrazione, ciò è ancora più frequente.

L’intervento: analisi e individuazione della soluzione

Una volta raccolta la documentazione, il nostro team ha effettuato un’analisi del merito creditizio del debitore per valutare la strutturazione di un prodotto finanziario dedicato.
Individuata la soluzione più adatta a questo specifico problema, si è potuto procedere con la cessione notarile tradizionale per consentire l’erogazione delle somme.

La soluzione: cessione dei crediti pro soluto con plafond rotativo

Nonostante i crediti dell’imprenditore non fossero certificati, il team di CreHo è comunque riuscito a fornire al cliente una soluzione efficace che prevedeva una cessione dei crediti a titolo definitivo (pro-soluto) con plafond rotativo, utilizzabile nel tempo per la gestione della commessa.

Tempi: liquidità in bliancio in 20 giorni

Trattandosi della prima volta che il cliente si rivolgeva a noi, la raccolta della documentazione ha richiesto qualche giorno in più, ma alla fine l’imprenditore è riuscito a smobilizzare il suo credito e a riportare liquidità in bilancio in 20 giorni. Tutte le successive cessioni dello stesso cliente avverranno in meno di 7 giorni.

Risultati: cancellazione dei crediti dal bilancio aziendale

Il risultato dell’intervento di cessione crediti pro soluto di CreHo non riguarda esclusivamente il recupero della liquidità da parte dell’imprenditore, ma anche la cancellazione dei crediti dal bilancio, la cessione del rischio di insolvenza del debitore all’investitore e la riduzione dei costi amministrativi di gestione dei crediti dal momento che gli stessi vengono ceduti. In questi casi si ha inoltre anche un rafforzamento della struttura patrimoniale aziendale e il miglioramento degli indicatori finanziari che determinano il rating dell’impresa (cessione IAS/IFRS o US GAAP compliant).

Per non parlare dei benefici collaterali, come la possibilità di accelerare i lavori e di conseguenza le fatturazioni future, del premio di accelerazione, dello sconto fornitori, dell’aumento della marginalità e infine, di un aspetto molto delicato ma molto importante: il miglioramento del rapporto con il committente.




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