20/03/2019
È entrata in vigore a gennaio 2018 ma ancora in pochi la conoscono: stiamo parlando della PSD2, acronimo che sta per Payment Service Directive, ovvero direttiva sui servizi di pagamento. La PSD2 è una direttiva dell’Unione Europea che regola i nuovi pagamenti digitali ed è destinata, secondo molti analisti, a cambiare radicalmente sia il nostro modo di effettuare i pagamenti che la loro gestione da parte delle banche, aprendo così ampi spazi per i nuovi operatori Fintech.
Nella pratica la normativa è piuttosto semplice ed è mirata ad uniformare il mercato europeo dei servizi di pagamento con l’obiettivo di renderlo più competitivo, efficiente, e sicuro per gli utenti. Complessivamente si tende a favorire l’evoluzione tecnologica nei sistemi di pagamento verso il digital payment.
La PSD2 introduce una serie di novità nel settore dei pagamenti online riassumibili in:
Tutte queste novità possono apparire come dei semplici cambiamenti procedurali e molte banche in effetti le hanno interpretate in questo senso: secondo la ricerca Payments & Blockchain Hub, il 67% delle banche vede nella nuova normativa più un insieme di noie burocratiche cui adempiere che non nuove opportunità di sviluppo.
Tuttavia questa chiave di lettura rischia di essere molto riduttiva e di non cogliere la portata rivoluzionaria della normativa che potrebbe cambiare completamente il panorama dei pagamenti online ed il rapporto fra istituti bancari e clienti.
Chi invece sembra aver capito bene le potenzialità della PSD2 è il settore Fintech, ovvero aziende e startup che applicano le innovazioni digitali al campo della finanza. Per loro la normativa è sicuramente una grande occasione che permetterà di erogare una serie di nuovi servizi al cliente e porsi come intermediari fra quest’ultimo e il gestore del conto online.
In questo senso le aziende Fintech potrebbero avvantaggiarsi rispetto ai competitor più tradizionali rappresentati dalle banche classiche. Le nuove aziende infatti consentono un rapporto più diretto e semplice con i clienti e sembrano più pronte per cogliere le opportunità presentate dalla PSD2.
Non è un caso che ci si aspetti una vera e propria esplosione del settore Fintech nei prossimi anni; esplosione di cui si avvertono già i primi segnali, se è vero che anche qui in Italia i pagamenti da mobile hanno visto una crescita del 50% e il digital payment in generale dovrebbe raggiungere, secondo una stima dell’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, i 100 miliardi di euro di transato nel 2019.
Il punto principale è che nel prossimo futuro effettuare pagamenti online, accedere ai propri dati e alle informazioni bancarie dai propri dispositivi sarà sempre più facile, intuitivo e integrato. Questo da un lato apre alcuni interrogativi sulla privacy cui il legislatore dovrà essere in grado di rispondere, dall’altro moltiplica le possibilità nel campo dell’innovazione digitale.
Sarà sempre più comune avere a che fare con i nuovi operatori nel campo dell’innovazione finanziaria, che si affiancheranno agli istituti tradizionali nell’offerta di moltissimi servizi. Nel suo complesso, il mondo della finanza apparirà più frammentato e competitivo lato operatori, ma più integrato e coerente lato utenti.
Uno scenario che offre ottime opportunità a chi terrà gli occhi aperti ed avrà voglia di rimanere informato.
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